Diarrea e farmaci

La diarrea è un  disturbo della defecazione caratterizzato dalla frequente evacuazione di un elevato volume di feci di scarsa consistenza. Si manifesta spesso associata a nausea, malessere, vomito, dolori addominali.

Se ne distinguono diverse forme:

  • diarrea secretoria, dovuta a un aumento della secrezione di succhi digestivi o a un ridotto assorbimento di sostanze nell’intestino;
  • diarrea essudativa, che si manifesta con presenza di muco, pus e sangue nelle feci ed è dovuta a fenomeni infiammatori del tratto intestinale;
  • osmotica, causata da sostanze come il sorbitolo, che non vengono assorbite e richiamano acqua;
  • diarrea indotta da alterazioni anatomiche dell’intestino dovute a interventi chirurgici o a malattie, come il morbo di Crohn (malattia infiammatoria cronica dell’intestino che si manifesta con diarrea,dolori addominali, febbricola, anemia e altri disturbi) o il morbo celiaco (sindrome da malassorbimento scatenata da alimenti che contengono glutine);
  • diarrea provocata da disturbi della peristalsi, cioè delle contrazioni della muscolatura dell’intestino, che si possono manifestare, per esempio, in chi soffre di ipertiroidismo o della sindrome del colon irritabile (disturbo in cui l’intestino non presenta infiammazione ma si manifestano stanchezza o diarrea, dolori all’addome e muco nelle feci).

Le diarree si possono anche distinguere in acute, in genere dovute a infezioni batteriche o virali, e croniche, spesso associate a malattie come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, il morbo celiaco, le forme tumorali.

diarrea del viaggiatoreLa diarrea del viaggiatore invece, che colpisce circa un terzo delle persone che si recano in Paesi dove le condizioni igieniche sono precarie, è provocata dall’assunzione di cibi e liquidi contaminati da microrganismi, in genere batteri.

Poiché la principale conseguenza della diarrea è la disidratazione, è importante innanzitutto ricordarsi di bere molto e ostacolare le perdite di sali minerali facendo uso di appositi integratori salini.

Per la cura si utilizzano farmaci sia di tipo sintomatico, che hanno cioè lo scopo di ridurre i sintomi, sia quelli che contrastano le cause del disturbo. Al primo gruppo appartengono i farmaci che riducono la peristalsi (loperamide, difenossilato), che rallentano cioè il tempo di transito delle sostante ingerite nell’intestino, facilitando l’assorbimento dei liquidi. Inducono quindi una diminuzione del volume delle feci e ne aumentano la viscosità e la densità. I farmaci che riducono la peristalsi sono controindicati in presenza di colite ulcerosa (perché fanno peggiorare le ulcere già presenti nel colon) e di colite batterica acuta (perché favoriscono il ristagno delle sostanze tossiche e quindi il loro assorbimento). Possono indurre sonnolenza, cefalea e secchezza in bocca.
Tra i farmaci sintomatici ci sono anche gli antispastici anticolinergici (come Buscopan, Alginor, Spasmomen) che hanno un effetto inibitorio sulla motilità del tratto gastronenterico, indicati soprattutto in presenza di dolori e crampi addominali.

Per la cura della diarrea del viaggiatore e della diarrea acuta, vengono invece utilizzati farmaci che agiscono sule cause, cioè sull’infezione: si tratta per lo più di antibiotici ad ampio spettro e, in particolare, di quelli che, dopo la somministrazione pr bocca, raggiungono elevate concentrazioni nell’intestino. Si utilizzano, inoltre, sostanze cosiddette adsorbenti (caolino, pectina), che, diminuendo il contenuto di acqua nelle feci, le rendono più dense e consistenti.

Utile in caso di diarrea risulta infine l’assunzione di fermenti lattici, che si moltiplicano rapidamente nell’intestino, dando luogo a un ambiente acido che inibisce la crescita dei germi indesiderati.

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